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Un’affascinante leggenda avvolge Alassio: “Si narra che intorno al X secolo Adelasia, figlia di Ottone I di Sassonia Imperatore del Sacro Romano Impero, fuggita con uno scudiero di nome Aleramo, abbia trovato rifugio sulle colline di Alaxia (l’attuale Alassio) ai piedi del Monte Tirasso, diventando carbonai e dando inizio così alla stirpe Aleramica. Il valore dimostrato in seguito da Aleremo nel combattere i Saraceni unito all’intervento del Vescovo di Albenga, favorì la riconciliazione dell’Imperatore con i due fuggiaschi che ricevettero in dono i marchesati di Acqui, del Monferrato, di Savoia ed altri ancora”.

La storia ci racconta invece che Alassio nacque tra il X e l’XI secolo da insediamenti di Liguri sulle colline (zona Sant’Anna, Madonna delle Grazie) per poi espandersi fino alla costa.

Il 1500 vide Alassio affrontare numerose incursioni piratesche che costrinsero alla costruzione delle prime mura di cinta.
Verso la metà del secolo, Alassio era diventata un fiorente borgo di pescatori e gli alassini ambiti marinai.
I crescenti scambi con gli altri paesi europei fecero di Alassio un importante centro commerciale, dove particolarmente diffuso era il commercio di corallo rosso.
Questa realtà perdurò fino al 1700 quando le incursioni Napoleoniche misero a dura prova la stabilità del borgo.

Alassio tornò a fiorire a fine 800 quando, grazie all’apertura della linea ferroviaria, numerosi coloni inglesi (tra cui i rinomati Hanbury) scelsero Alassio come meta prediletta per il suo clima sempre mite, la salubrità dell’aria, la spiaggia finissima e la natura incontaminata.
Sorse così la chiesa anglicana, la biblioteca inglese, il tennis club, i giardini e le ville e le prime attività turistiche e balneari.

Negli anni 50 del 900 Alassio divenne meta ambita in tutta Europa, ritrovo di artisti e personaggi famosi che si radunavano nei café ancora oggi simbolo della Dolce Vita.
Era l’epoca in cui l’artista Mario Berrino insieme a Hemingway ideò il “Muretto” delle firme degli artisti e Agatha Christie citò la cittadina in una delle sue opere più importanti.

Alassio si impose come una vera perla della Riviera, un caratteristico borgo ligure diramato in vicoletti e attraversato da un lungo carruggio parallelo al mare “il budello”, racchiuso tra antiche case e animato da boutique di prestigio.

Il Muretto di Alassio

L’artista Mario Berrino, proprietario dello storico Caffé Roma, insieme ad Hernest Hemingway, ebbe l’idea nel 1953 di abbellire il muro dei vicini giardini pubblici con piastrelle in ceramica riportanti gli autografi di personaggi celebri.

Il Budello

Il rinomato centro storico alassino, nonché il centro commerciale a cielo aperto più lungo d’Europa, é un lungo carruggio che con i suoi vicoletti attraversa la cittadina e la arricchisce con palazzi storici e boutique prestigiose.

Collegiata di S. Ambrogio

Fu eretta nel XV sec. sulle rovine di una chiesa del X sec.
Le opere di ampliamento successive hanno conferito alla chiesa un’interessante varietà stilistica: tratti romanici, gotici e barocchi sono tutt’ora apprezzabili. L’interno ospita opere di grandi pittori liguri: Giovanni Andrea De Ferrari, Giulio Benso, e Bernardo Castello. Dal 1507 é eletta a Parrocchia.

Torrione di Borgo Coscia

Innalzato nel XVI sec dalla Repubblica di Genova, il bastione svolgeva una funzione difensiva dalle incursioni piratesche che tanto affliggevano le coste liguri.
Troneggia ancora oggi con la sua massiccia struttura circolare in pietra e mattoni come uno dei maggiori simboli di Alassio

La Cappelletta

Presso il Porto Luca Ferrari, dal 1929 rappresenta un monumento commemorativo per i caduti del mare. Luogo magico e romantico per eccellenza, La Cappelletta regala un panorama mozzafiato sul mare e sulla baia.

Chiesa di Santa Croce

In stile romanico, fu costruita nell’XI sec dai monaci benedettini dell’Isola Gallinara e gode di una meravigliosa posizione sul mare.
Da qui ha inizio la via Iulia Augusta, il tratto di strada romana tra Albenga e Alassio, un percorso ricco di testimonianze storiche e naturalistiche.

Richard West Memorial Gallery

Inaugurata nel 1907 fu progettata dall’architetto londinese W.D. Caroe.
Racchiude una ricca collezione di opere del pittore irlandese Richard West, vissuto molti anni ad Alassio.
Rappresenta un importante memoriale alla creatività dell’artista nonché un prezioso spaccato della vita alassina di fine 800.

Pinacoteca Carlo Levi

Nel cuore del budello, il seicentesco Palazzo Morteo ospita una piccola pinacoteca dedicata all’artista torinese Carlo Levi, assiduo frequentatore di Alassio nella metà del 1900.
Con grande maestria ha saputo interpretare il panorama alassino con i suoi tipici ulivi, carrubi e rocce.